L’ ASSOCIAZIONE ….
Cento%ROCCHETTE …ma chi è ?
È stato detto molte volte chi è, cosa fa e perché, ma ogni occasione è buona per ripeterlo: Il gruppo cento%ROCCHETTE è da anni impegnato, oltre che nell’organizzazione delle attività collegate alle varie manifestazioni svolte in occasione di feste e ricorrenze religiose, anche in una serie d’iniziative volte a mantenere, valorizzare e sviluppare quanto presente nell’ambito del borgo medioevale di Rocchette in termini di patrimonio naturale, storico e architettonico.
PRINCIPI FONDAMENTALI
Cultura e tradizioni – Con il passare del tempo si perde ogni giorno un po di tradizione e la cosa avviene sempre più velocemente. Per questo motivo molte usanze, conoscenze e sapere si perdono in quanto abbandonate ed è per questo che, quando ce ne rendiamo conto, nascono iniziative per conservare e cercare di trasmettere e memorizzare le conoscenze del nostro passato. Quello che prima era compito dei nostri anziani (e ci piace affermare che lo è ancora se lo sollecitiamo) lo abbiamo fatto nostro e sarà assolto se riusciremo a fare in modo di evitare che anche un solo particolare in più non venga perduto.
Natura – Il borgo di Rocchette in Sabina si trova al centro di un contesto naturale ancora integro e praticamente immutato da millenni, cosa che anche se non esclusiva è una vera rarità in una regione molto antropizzata e così vicina a grandi centri abitati come Roma, Rieti, Terni e Viterbo. Il merito o meglio la motivazione è da ricercare nella conformazione del territorio, aspro, roccioso e impervio, dove risulta difficile, scomodo e antieconomico costruire. Tutto l’ecosistema è mirabilmente in equilibrio e gli animali selvaggi vivono praticamente ai bordi del centro abitato, conservare e mantenere questa situazione è una delle motivazioni fondamentali che muove tutti i componenti dell’associazione.
Arte e storia – A Rocchette per una serie di circostanze dovute forse al destino, si trovano una serie di opere d’arte di straordinaria importanza e rilievo. Le tele del pittore del seicento Girolamo Troppa presenti nella chiesa parrocchiale del S.mo Salvatore, gli stucchi e gli altari decorati dal maestro architetto e scultore Michele Valsangiacomo Chiesa, il borgo architettonicamente rimasto immutato dal medioevo, i resti del castello di Rocchettine e l’eremo di San Sebastiano (tra il XIV e il XV secolo) con la chiesa appartenuta all’Ordine dei Frati Minori o Francescani, sono tutti patrimonio del mondo da conservare e mantenere come una preziosa eredità dei nostri padri.
STORIA DELL’ASSOCIAZIONE
L’attuale forma organizzativa, nata nel 1997 per poi costituirsi come associazione nel 2005, è l’evoluzione naturale di tutta una serie di forme di collaborazione popolare, che in modo spontaneo si sono sempre occupate, con tutta una serie d’iniziative, di far rivivere gli aspetti salienti e tradizionali della piccola comunità, la cui esistenza risale e si perde nel passato e che è sempre stata una caratteristica che ha fatto spiccare tra tanti questa piccola comunità della sabina. A Rocchette, per effetto degli impulsi conservativi della Chiesa e di un innato senso di aggregazione degli abitanti, si svolgono ancora alcune feste religiose e cerimonie a esse collegate, che hanno origini antichissime, frutto dell’unione di costumi religiosi e pagani. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1718 e riguardano l’esistenza di una “Compagnia” organizzata e addirittura dotata di norme sotto forma di regolamento redatto in 18 capitoli (il testo integrale è riportato in appendice nel libro di Roberto Ciofi – ROCCHETTE – una “piccola Svizzera alle porte di Roma” 2001). La Compagnia si occupava di organizzare e gestire le feste principali, con la nomina annuale del Signore, incaricato di presiedere i festeggiamenti ed organizzare le manifestazioni collegate, che a quel tempo erano costituite, oltre alla parte religiosa, solo ed essenzialmente da due pranzi e una cena. Arrivando poi verso la metà degli anni 60 dell’ultimo secolo le cose avevano subito un cambiamento notevole, dovuto all’abbandono del paese verso le città e ad un appannamento delle tradizioni religiose, l’organizzazione non più riservata ai soli residenti si trasformò in un “Comitato” formato da una dozzina di elementi ed un Presidente.
Anche le feste subirono un cambiamento con una separazione più marcata tra celebrazione religiosa e il resto delle manifestazioni, sempre più indirizzate verso lo spettacolo. Famose sono rimaste le edizioni degli anni 80, con processioni illuminate da fiaccolate suggestive, fuochi d’artificio bellissimi (apprezzati e conosciuti anche fuori regione), spettacoli con l’intervento di artisti prestigiosi e di fama internazionale (Nino Manfredi, Pippo Franco … ) con affluenza di pubblico straripante, sproporzionata al confronto della piccolezza del borgo. Poi qualcosa s’interruppe e per circa un decennio ci fu un vuoto, la tradizione sembrò svanire e rimase solo una scarsa partecipazione religiosa. Il testimone fu ripreso da un gruppo di ragazzi (abitanti e affezionati) che verso la fine degli anni 90, con entusiasmo e allegria, ma anche serietà, dedizione e affiatamento, ricostituirono l’antica compagnia, creando forse un modello durevole in grado di aprire una nuova stagione, con un successo che dura oramai da più di venticinque anni.
ATTIVITA
* Organizzazione delle attività collegate alle varie manifestazioni svolte in occasione di feste e ricorrenze religiose.
* Iniziative varie volte a mantenere, valorizzare e sviluppare quanto presente nell’ambito del borgo medioevale di Rocchette in termini di patrimonio naturale, storico e architettonico. Consapevoli di operare nell’interesse di tutti, negli ultimi anni si è intrapresa anche l’esecuzione diretta di tutta una serie di interventi di riparazione, sistemazione, manutenzione e consolidamento di alcuni edifici e scorci all’interno del centro storico. In particolare:
** La riparazione del tetto della chiesa di San Sebastiano in Piazza Maggiore.
** La Sistemazione dell’area intorno alla fontana in piazza Maggiore.
** Il Consolidamento di due archi attraversanti via di Porta Martino e uno nella parte alta del paese.
** La Ripulitura e il restauro alcuni metri di facciate presenti in via Palazzo (subito dopo il portale d’ingresso al paese) completandolo con rifinitura a “facciavista”.
** La sistemazione e la rifinitura del muro che costituisce il parapetto del panoramico “Finestrone” sempre in Via Palazzo.
** La manutenzione con intonacatura degli archi in prossimità delle ex scuole.
** La Ripulitura con stuccatura della parte muraria dell’antico portale che costituisce Porta Martino
Oltre questi tutta una serie di lavori minori ma comunque importanti per ridare e mantenere l’aspetto originario dei luoghi. Sono inoltre continuamente in corso di sviluppo idee e progetti per portarne a compimento di nuovi. Tutti gli interventi sono sempre realizzati a cura e spese dell’associazione, eseguiti mediante l’utilizzo di risorse del posto, con fondi ricavati nel corso delle varie passate iniziative, concordati e condivisi con la maggior parte della comunità. Relativamente alla parte culturale e artistica sono stati organizzati eventi e manifestazioni per presentare il notevole patrimonio presente a Rocchette ed eccone alcuni recenti esempi:
* Mostre fotografiche con scorci e notizie storiche su Rocchette e Rocchettine.
* Presentazione ristampa del libro di Roberto Ciofi – ROCCHETTE – “una piccola Svizzera alle porte di Roma” (ottenuta con il contributo e la partecipazione attiva dell’associazione).
* Mostra evento multimediale su Girolamo Troppa con visita presso la chiesa del S.mo Salvatore per ammirare le opere presenti del pittore (con ausilio di audio guida e commenti registrati) e un contributo video di Vittorio Sgarbi.
* Mostra “L’orologio centenario di Rocchette” foto e audiovisivi sul funzionamento
Fattivamente l’associazione è continuamente impegnata a promuovere idee e azioni per conservare le opere presenti e in qualche caso anche per recuperarne alcune originariamente presenti e che in passato sono state spostate o rimosse (es. ””Il martirio di San Sebastiano”” di Girolamo Troppa spostato a Cantalupo in Sabina dai precedenti proprietari e recentemente venduto all’asta e finito presso un’altra collezione privata).
Nell’affermare infine che l’associazione si sostiene attraverso il contributo di tutte le persone che liberamente in maniera diretta e indiretta partecipano alle iniziative svolte, sia in termini economici e sia d’impegno personale, siamo a presentare, anche con un minimo di orgoglio i risultati ottenuti, forti delle nostre convinzioni, consapevoli dei nostri problemi e coscienti dell’energia e del puro entusiasmo che ci muove e che si prefigge di valorizzare e preservare Rocchette nella sua globalità.
Ringraziandovi per l’attenzione prestata, terminiamo con l’auspicio che tali iniziative possano esortare tutti a una maggiore attenzione nel difendere e custodire quanto possediamo e amiamo per renderlo disponibile alle generazioni future.